Luoghi perduti, luoghi ritrovati

Luoghi perduti, luoghi ritrovati

Sarà inaugurata domenica 23 giugno prossimo, Luoghi Perduti, Luoghi Ritrovati uno sguardo che attraversa il tempo, mostra fotografica dedicata sia alla storia del Convento, al suo abbandono e alla sua rinascita che ai luoghi perduti del nostro territorio, luoghi che meritano di essere riscoperti con lentezza per la loro spesso malinconica capacità poetica.

Una mostra fotografica dedicata anche al tempo che passa, alla natura che si riappropria di ciò che l’uomo le ha usurpato e alla speranza che, a volte, il recupero dei luoghi porta con sé.

Con preziose immagini d’epoca, LUOGHI PERDUTI, LUOGHI RITROVATI, è soprattutto un percorso fotografico che celebra il nostro territorio e la sua storia, insieme a luoghi lontani che, però, nella storia hanno lasciato una profonda eco: Erto e Casso e l’immane tragedia del Vajont o i resti di Fragheto, paese fantasma, distrutto assieme ai suoi abitanti, dalla follia nazifascista.

Diviso in due parti, lungo il percorso sarà possibile godere di storiche immagini del Convento e di coloro che negli anni lo hanno abitato e frequentato, della testimonianza del suo abbandono e della sua rinascita (foto di autori vari); ma sarà anche possibile ammirare immagini spettacolari di ambienti che un tempo erano abitati e colonizzati dall’uomo ed oggi sono soltanto malinconici ruderi di cui la natura si sta riappropriando (foto di Cristiano Ceccucci).

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