Santa Vittoria

Secondo la tradizione popolare il Convento Santa Vittoria fu fondato da San Francesco d’Assisi che, in uno dei suoi viaggi solitari che lo portarono ad attraversare anche le Marche, s’imbatté in una creatura mostruosa dalle fattezze di un grosso serpente e riuscì ad ucciderla con “prodigiosa vittoria”. A memoria di questo fatto, il complesso venne dedicato a Santa Vittoria. In realtà, su questo vasto territorio che andava sotto il nome di Ravegnana o Ravignana e la cui capitale era proprio Fratte Rosa, era presente un insediamento di monaci classensi dell’Esarcato di Ravenna già dal 783 d. C.

Neanche oggi, si perde nella storia lo spirito di accoglienza che ha accompagnato questo luogo nei secoli: si rinnovano infatti le strutture, ma non la funzione del complesso che resta quella di ospitare non più stanchi pellegrini, ma viaggiatori curiosi, amanti del bello e della tranquillità che un ex convento può ancora offrire. Come, infatti, recita il claim, quello di “ospitare bellezza”è il compito che la struttura si è data per il rilancio delle attività.

Il Complesso, riaperto al pubblico lo scorso 23 giugno 2018, dopo i lavori di ristrutturazione, vanta ora non soltanto tutti i comfort in grado di accontentare anche gli ospiti più esigenti, ma una lunga serie di contenuti capaci di attirare a Fratte Rosa il pubblico più vario. Riqualificare un luogo, infatti, non vuol dire soltanto ristrutturarlo, ma anche riempirlo di contenuti, renderlo vivo e fruibile a tutti e culturalmente attivo. Per questo Santa Vittoria non sarà soltanto un luogo deputato all’ospitalità, ma anche un contenitore di eventi .